Lungo questo viaggio nell’Etiopia sud orientale si percorrerà un tratto di Rift Valley per poi risalire verso le Bale Mountains, esplorandole seguendo una delle più alte strade d’Africa, a 4000 metri di altezza; si proseguirà a nord est verso le grotte di Sof Omar e poi verso Sheikh Hussein, luoghi di culto dell’Islam in Etiopia; si punterà ancora verso nord salendo lungo la cresta delle Chercher Mountains, avendo le lowlands dell’Afar da una parte e quelle dell’Ogaden dall’altro, fino ad arrivare alla cittadella fortificata di Harar, altro luogo sacro per l’Islam. Un viaggio naturalistico e culturale, perché tra paesaggi afroalpini e di savana si vedrà un’Etiopia dove l’Islam si è inculturato con caratteristiche peculiari, le pratiche sufi, e dove il pellegrinaggio a Sheikh Hussein sarà un esempio di cui si farà esperienza: l’arrivo dei pellegrini, le celebrazioni, le preghiere accompagnate da tamburi e dal battito delle mani. Il disegno di un’Etiopia in cui la diversità (geografica, naturale, culturale, religiosa) è il filo conduttore, si completerà ad Harar, un ponte ideale tra il corno d’Africa e il Medio Oriente. Esiste una rotta culturale per il cristianesimo ortodosso etiopico, e questo viaggio è il suo corrispettivo per l’Islam.
Partenze: domenica 2 febbraio 2020.