‘Circondati dai nemici della loro religione, gli Etiopi dormirono per quasi un migliaio di anni, dimentichi del mondo, da cui erano dimenticati’.
Edward Gibbon, storico inglese del’700, non aveva dubbi: quel paese, allora misterioso e sconosciuto, dove regnavano imperatori cristiani, aveva scelto di isolarsi dal mondo. Le savane sudanesi e le steppe oltre la frattura della Rift Valley, terre musulmane e ‘pagane’, separavano quell’Africa cristiana dalle culture mediterranee. L’Etiopia era come arroccata su un acrocoro, il più vasto altopiano africano, che, dal mar Rosso alla grande valle del Nilo, guardava i bassipiani che lo circondavano dall’alto di duemila metri di altezza.

Il racconto-reportage fotografico dagli altipiani del Nord sul blog di Andrea Semplici.

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