Un viaggio di tre giorni lungo una strada che va a nord, verso il grande plateau dove scorrono i grandi fiumi affluenti del Nilo Azzurro

A pochi chilometri a nord di Addis Abeba l’altopiano è tagliato da due dei grandi affluenti del Nilo Azzurro, il Jemma e il Wanchit, che sono anche tra i fiumi più pescosi d’Etiopia. È un tratto di altopiano dove l’erosione ha scavato ampie vallate e la natura è selvaggia, con i lammergeiers che volano tra le pareti delle montagne. La strada dei fiumi è un su e giù per le terre dei contadini dell’Amhara, ancora molto legati alle tradizioni. I nomi dei villaggi di queste parti sono sconosciuti: Lemi, Kokomesk, Fetra, Midda… Alem Ketema è la base per le nostra esplorazioni nei dintorni. Come quella al monastero di Abuna Melchisedek, luogo sacro per i credenti ortodossi: si salgono 836 gradini e si trova una chiesa moderna in una caverna, ma con cinquantuno corpi mummificati cinquecento anni fa.

<quote e programma completo>

Giorno 1. Addis Abeba – Alem Ketema. Da Addis Abeba in direzione nord, valicando il fiume Jemma. Notte ad Alem Ketema in hotel.

Giorno 2. Alem Ketema – Midda. Da Alem Ketema si scende fino al fiume Wonchit, e poi si risale verso Midda per salire gli 836 gradini del monastero di Abuna Melchisedek. Rirno ad Alem Ketema e notte in hotel.

Giorno 3. Midda – Addis Abeba. Sulla strada del ritorno si passa ancora il fiume Jemma e alla congiunzione della strada per Debre Birhan c’è uno dei più bei paesaggi che si possono vedere in Etiopia. Pranzo a Weberi e ritorno ad Addis Abeba per il primo pomeriggio.